Manifesto del Suppletismo
Roma, 1° gennaio 2005

Superato l'anno Duemila, nella società contemporanea la fanno da padrone la politica, l'economia e la scienza. Così è sempre stato e così è. Gli esclusi sono sempre più ai margini e ciò che è, è decisamente peggio di ciò che appare.
La scienza e la politica vanno assumendo la stessa connotazione ovunque nel pianeta Terra, con l'ausilio dell'economia. E questa realtà, ben propagandata dai media, potrebbe produrre un certo appiattimento culturale o mentale, in un uomo infelice perché le promesse della nuova tecnologia non hanno trovato riscontro nella quotidianità.
Si delinea quindi la necessità per l'arte di esprimere un nuovo manifesto per i nuovi tempi, base di appoggio per gli artisti che verranno, affinché esprimano con l'arte la vera essenza del sé, portando l'arte stessa ad essere anche filosofia costruttiva e propositiva di un nuovo modello culturale.
Oggi, lì dove i fossati sono incolmabili e non oltrepassabili in apparenza, il singolo individuo non trova una risposta alla sua angoscia di vivere e ci si sente sempre più soli. Nasce la necessità per l'artista di esprimere il suo tormento e la sua propria essenza, nel bene e nel male, così da costruire la villa privata o il casale-comunità che riempia il vuoto di questi tempi, utilizzando le tematiche dello spirito e della materia, finalmente riconciliati nell'arte.
Il movimento si chiama del Suppletismo. Il termine è derivante dal latino "suppleo" e significa completare rinnovando ciò che è mancante. Nel senso che il nuovo movimento individua gli spazi disponibili che l'arte ancora consente e, nello stesso momento, colma di nuove espressioni le esigenze di questi tempi e di quelli futuri. In questo senso il Suppletismo vuole indicare la rinascita dell'arte, sia essa pittura, scultura o altra tecnica espressiva, in questi tempi oscuri, per anticipare la rinascita dello stesso uomo in una nuova civiltà che salvaguardi gli interessi del singolo nel suo essere anche comunità, e la sua propria libertà. Il pensiero di ogni artista confluisce nell'opera, avendo a cuore lo stato d'animo della poesia, espressa al meglio, con la consapevolezza che il pensiero dell'uomo, la sua propria mente, ha il potere di oltrepassare ogni tempo e ogni spazio, per giungere all'assoluto e alla comprensione del sé, oltre ogni limitazione.
In questa ottica l'arte Suppletista è arte di Avanguardia, in virtù del suo proseguire, sperando di completare, le espressioni artistiche di avanguardia della storia, a cui si porta il ricordo dell'artista e, nello stesso momento, facendo delle originarie tecniche espressive la matita e la gomma del disegno della nuova era dell'arte.
Il Suppletismo rivendica quindi la necessità di un ritorno al pennello e alla tela per completare il cammino dell'arte pittorica, in quanto conscio che c'è ancora molto da esprimere. Si auspica una rivalutazione della pittura nelle sue varie forme, alla luce dei nuovi artisti contemporanei.
Nella stessa pittura rivendichiamo il diritto di esprimere i propri sentimenti ed il proprio essere che guarda oltre le limitazioni e i recinti sociali, con l'uso ampio e libero delle varie tecniche espressive, dai materiali (olio, acrilico, acquarello, nuovi colori) al gesto (action painting, astrattismo, collage, tecnica figurativa e stampa ad inchiostro), al supporto (tela, legno, parete, carta e cartone telato, metallo), ognuno come preferisce, in modo da fare della propria pittura anche una pittura espressiva del sé nella sua più completa complessità, a cominciare dal pensiero, passando per il corpo e finendo nell'inconscio, divenendo questo movimento, immagine dell'"Arte totale" del Terzo Millennio.
Il Suppletismo chiede la libertà di lavoro e di espressione, la possibilità di esporre i lavori e di farsi conoscere al pubblico. A questo scopo ogni artista è tenuto a produrre anche dei testi scritti con le indicazioni di massima del proprio contributo culturale, a completamento delle opere.

In Pittura,
Noi scegliamo come temi base della pittura figurativa:

" Il Nudo,
" Il Paesaggio,
" Il Ritratto,
" Il Mondo Naturale,
" La Visione quale espressione del sogno o di ciò che va aldilà del reale e dentro di noi
" Le Geometrie razionali e impossibili,
" Il Collage,
" La Città,
" La Multimedialità,
" L'Esoterismo nella sua essenza più ampia.

… affinché l'uomo rinasca per gustare la felicità personale e collettiva …

Elio Lazzaro Unico
(Aurelio Nicolazzo jr)